domenica 13 novembre 2011

Italia 1861 - Europa 2011


Quando l'Italia, nel 1861, divenne ufficialmente un Paese unito, le differenze tra usi, costumi, tradizioni, economie tra le varie regioni erano davvero profonde, si trattava realmente di stati diversi, quali infatti erano i vari soggetti politici che vennero unificati attraverso un processo storico complesso. La differenza attuale tra l'italiano e il finlandese, medio, potremmo dire, non è molto distante tra quella che c'era tra un siciliano e un piemontese nel 1861, ma anche tra un romano e un veneziano, tra un fiorentino e un pugliese. Anche a livello linguistico: gli strumenti che diffusero la lingua italiana furono la leva militare nazionale e la scuola pubblica statale; per diversi decenni giovani di nord e sud non riuscivano quasi a capirsi.

Vuoi che oggi noi, di fronte ai colossi mondiali in espansione, con armi come web, social network, una lingua globale, trasporti e tecnologie impensabili all'epoca, non riusciamo a fare l'Europa?

L'Italia la fece la politica del regno sabaudo è vero. Ma la prima di tutto chi ci credeva e senza costoro nulla si sarebbe potuto realizzare. E ai revisionisti dico, senza troppe chiacchere: meglio il nord austriaco, il centro pontificio e il sud borbonico alla deriva di chissà cosa? Cosi come adesso agli euroscettici di oggi dico: meglio l'Italia e la Spagna in default, la Germania e la Francia che finiscono per cedere la sovranità agli investitori asiatici e l'europa complessivamente uscire di scena dalla politica mondiale e dalla storia? Forse è il caso che la politica si muova...ma forse è il caso, sopratutto, che qualcuno come allora ci creda davvero..E che qualcuno che ci creda faccia politica!

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