lunedì 9 settembre 2013

IL PDL DEL PREGIUDICATO CHE BOLLA INCOSTITUZIONALE LA LEGGE ANTIOMOFOBIA
















L'Italia è davvero strana. Un partito guidato da un pregiudicato, pluriprocessato e condannato in via definitiva, per il quale ormai tutto il mondo ci ride dietro, bolla di incostituzionalità una legge di civiltà come quella contro l'omofobia. Crisi di Governo permettendo, mercoledì si dovrebbe finalmente votare la legge alla camera. Ci sono ben tre pregiudiziali di costituzionalità presentate da PDL, LEGA e FRATELLI D'ITALIA. Dalle indiscrezioni sembra che le pregiudiziali non abbiamo i numeri per passare, poichè domani mattina dovrebbe spuntare un emendamento risolutore battezzato da Arcigay come "Salvavescovi", che rischia di coronare lo smantellamento progressivo del testo, legittimando tutte quelle dichiarazione offensive e lesive della dignità delle persone lgbt, come "i gay sono malati e vanno curati". E' proprio questo genere di attacchi che vanno sanzionati infatti, non certo l'opinione di chi ritiene "giusto" il matrimonio tra uomo e donna. La differenza tra opinioni e attacchi è chiara ad ogni giudice. Insomma si rischia un "effetto legge 40", ovvero di un provvedimento che restringe il campo dei diritti anzichè garantirli, consentendo condotte repressive.

E non è finita qui. Le pregiudiziali sono interessanti per capire quali difficoltà potrebbe avere la legge se dovesse superare lo scoglio della Camera e anche del Senato, dopo aver subito una decostruzione indecente per la quale vi rimando all'analisi che che ho elaborato per Gaynet  Purtroppo, l'appiglio più comodo per i detrattori della legge è quello dell'art. 25 della Costituzione, il principio di tassatività dell'azione penale. Le parole omofobia e transfobia non sarebbero abbastanza precise da individuare una fattispecie di reati tale da estendere le sanzioni previste dalla Mancino. Sappiamo quanto sia strumentale questa argomentazione, tuttavia, purtroppo, tecnicamente un giudice costituzionale avrebbe ragione nel bollare questa legge come scritta sostanzialmente con i piedi.

E' possibile fare una legge contro l'omofobia e la transfobia senza spigare cosa siano buttando per caso lì le parole nel testo? Questo problema potrebbe vanificare anche un'eventuale conquista dell'aggravante speciale, momentaneamente tolta dal testo in esame e quindi per ora limitata ad i soli reati a sfondo razziale, etnico, religioso. Il PDL, in particolare, parte da questo appiglio per tirar fuori almeno una decina di articoli della Costituzione, tra cui persino l'articolo 33, poichè questa legge vieta ai maestri di insegnare che i gay sono da curare. Puoi mai essere libertà di opinione insegnare a qualcuno che è condannato a soffrire e a reprimersi? è come riprendere ad insegnare alle scuole elementari che le donne non sono fatte per votare o proseguire gli studi.

Tuttavia, chi ha voluto sostituire le espressioni originare di orientamento sessuale e identità di genere e
le relative definizioni, con omofobia e transfobia? quel PD alla ricerca ossessiva dell'accordo con il PDL, compiendo l'enorme scorrettezza di far firmare la legge a M5S  e SEL portandola poi avanti con la destra, che non l'aveva mai firmata o sostenuta.
Insomma, siamo di fronte ad una strada totalmente in salita, una situazione di cui il PD e chi si genuflette ossessivamente alle larghe intese e al Vaticano dovrà rendere conto e ragione.

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