venerdì 18 marzo 2011

Io domani a Piazza Navona


Domani a Piazza Navona!
Perchè non si tratta di una semplice battaglia referendaria, ma di una battaglia di civiltà.
Tutto il mondo stava rivedendo già da anni le politiche energetiche sul nucleare, ancora prima della tragedia giapponese. Adesso la Germania ordina la chiusura di 7 impianti nucleari, senza essere un Paese sismico. Ancor prima di Fukushima, vi erano mille ragioni per rifiutare il nucleare, compreso il nostro referendum di 24 anni fa. Ora il Governo tentenna e la Prestigiacomo in un fuori onda ne fa una mera questione di voti. Io e tutti quelli che domani saranno in piazza o sulla rete a seguirci (www.giovanidivalore.it), credo possiamo farne una questione di vita o se preferite di incoscienza. Quando si dice di essere per la vita...

Il referendum per l'Acqua Pubblica, in un Paese che è in mano ad una privatizzazione selvaggia, ha un significato che va anche oltre il merito della questione: difendere i beni comuni, quell'idea secondo la quale esiste un patrimonio pubblico che non può essere alienato, di cui l'acqua è sicuramente parte.

Il referendum sul legittimo impedimento, infine, ha il merito di chiarire un principio semplicissimo che sembra diventato qualcosa di orrendamente bolscevico, ma è invece a fondamento della Repubblica: la legge è uguale per tutti, senza aggiungere altro.

Per tanto, non importa l'appartenenza politica, essere in questo o in quell'altro comitato, questi referendum sono una speranza per il Paese intero, una speranza di futuro.
Per questo, domani, diamo vita ad una grande Piazza, a Roma e sul web. E' ora.



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