domenica 16 dicembre 2012

Proposta sull'adesione a IDV per il congresso 2013

Credo che le indicazioni uscite dall'assemblea del 14 e del 15 sul congresso di settembre siano molto importanti.  Qualcuno forse è demoralizzato, ed ha anche le sue ragioni, però io credo che non sia più tempo di mezze misure e che se si vuole rimanere nel partito bisogna fare il massimo per cambiarlo e passare all'azione. Se davvero, infatti, il congresso del settembre 2013 rinnoverà l'intera dirigenza e sancirà il diritto di voto solo ai tesserati dal primo gennaio 2013 fino al 29 giugno, io credo che un primo contribuito immediato da parte dei giovani debba venire proprio sul tema del tesseramento.

Premesso che da domani il primo pensiero dovrà essere l'imminente campagna elettorale e i contenuti da mettere in campo come giovanile protagonista, da arancioni o da soli,  
ciò non toglie spazio alla possibilità di portare avanti una proposta con alcune semplici regole, che in parte IDV ha già annunciato, per sbarrare la strada ai cosiddetti signori delle tessere:


1) tesseramento personale e con pagamento immediato;
2) eliminazione dalla "segnalazione" dal modulo;
3) obbligo sulla spedizione all'indirizzo del tesserato;
4) controlli a campione prima del congresso;
5) pubblicazione dell'anagrafe dei votanti all'indomani della scadenza del termine utile;


E' una valida opzione anche quella di attuare questi principi anche attraverso un format online, che leghi tuttavia ogni singolo nome ad un singolo bancomat o carta di credito. A quel punto la gestione sarebbe centralizzata e nazionale.

Si tratta di alcune idee che possono e devono certamente essere integrate e servono per avviare una discussione e far in modo che la nuova stagione di IDV si apra al meglio. Bisognerà inoltre arrivare ad una serie di proposte in sede di congresso che riguardino anche la struttura e il funzionamento della nuova IDV, che come prima cosa dovrà valorizzare i circoli di base, rivedere l'architettura degli organi, lo statuto e molto altro. 

E' chiaro che non è però solo un problema di regole i giovani dovranno essere promotori, sin dalle prossime settimane,  di una grande campagna adesioni, qualcosa che dia vita ad un tesseramento "vero", fatta su un progetto e su delle idee, qualcosa che scenda nelle strade ed entri nelle vite di quelle migliaia di ragazzi oggi disillusi dalla realtà prima ancora che dalla politica. Questo vale per i giovani come per militanti e dirigenti, naturalmente. Potenzialmente le idee e le energie per rispondere a queste persone ci sono, si tratta di passare ai fatti. 


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