
Stanno nell'insufficienza della politica, un insufficienza delle persone, delle scelte e del pensiero. Bisogna ricominciare a pensare. Ci serve un'altra idea di individuo, non più quella astratta della tradizione illuminista-liberale, ne tantomeno quella collettiva della tradizione marxista. Chi manifestava oggi non era un gruppo di singoli che andavano semplicemente a rivendicare la libertà di espressione scritta nelle carte, nè un collettivo impazzito che vuole sconvolgere il sistema. Erano persone che come ognuno di noi si stanno formando in una comunità e si stanno vedendo negata la possibilità di diventare sè stesse, chi con il proprio genio, chi con la propria ordinarietà. E' questo ciò di cui abbiamo bisogno. Una politica che pensi all'individuo come qualcosa inserito a prescindere in un sistema di relazioni, che va seguito in tutte le fasi della sua vita. I cui diritti si devono misurare non solo sulle carta ma sulla possibilità di ciascuno di poter esprimere il proprio potenziale.
Credo che nella domanda di giustizia sociale che si è levata oggi da tutta Europa ci sia una grande richiesta di dare senso alla politica. I cittadini prima della finanza, le persone prima del debito. Non sono solo slogan. Oggi la politica può è deve gestire fenomeni di enorme portata. Dietro quegli slogan si cela la richiesta di una politica forte e coraggiosa come non mai, che si renda conto dei cambiamenti epocali e si assuma la responsabilità di governare gli eventi e i fatti umani risolvendo questioni che non si erano mai poste. E questo vuol dire via subito al modello intergovernativo, creazione di uno Stato Europeo reale, riforma del sistema bancario, regole al mercato finanziario internazionale, regole internazionali sui brevetti farmaceutici e alimentari, politica energetica a impatto zero, riconversione industriale, welfare universale, sostegno all'economia reale dei territori che crea impresa e occupazione, ivestimento nell'innovazione e nelle risorse umane. Ma sopratutto, l'idea che il confine tra naturale e artificale, politico e non politico, sia ormai un ricordo e che bisogna difendere l'essere umano, attivamente, durante tutto l'arco della vita.
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