martedì 16 ottobre 2012
Nella Napoli dei beni comuni che rispetta il patto di stabilità.
(Gennaio 2012) Napoli rispetta il patto di stabilità. Come? azzeramento delle consulenze e lotta agli sprechi, eliminazione delle partecipate inutili e rilancio di quelle fondamentali, acqua, rifiuti e trasporti, che rappresentano i beni comuni attorno ai quali ruota il progetto Napoli. Inefficienza del pubblico? in realtà le corse sono in aumento, i biglietti hanno lo stesso prezzo e i rifiuti sono in diminuzione. Napoli diviene in tal modo un modello che chiarisce una volta per tutte che le liberalizzazioni devono essere una battaglia contro le corporazioni degli ordini professionali all'insegna del merito, della trasparenza e dell'innovazione, non un assalto malcelato al patrimonio pubblico. Un'amministrazione in grado di garantire simili infrastrutture, inoltre, prepara un terreno fertile per lo sviluppo di una sana iniziativa privata, le condizioni per una tutela della concorrenza e del libero mercato.
La città partenopea innova anche sul campo della partecipazione, con l'istituzione delle assemblee di consultazione popolare, che, nel rispetto dei partiti, sperimentano un nuovo sistema di comunicazione tra i cittadini e l'amministrazione pubblica. In questo senso, il forum dei beni comuni promosso da De Magistris a Napoli per il prossimo 28 gennaio, si propone come un laboratorio politico-pratico all'avanguardia in Italia e in Europa nell'ambito dell'amministrazione pubblica.
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